#Bari2020. Mons. Battah: dalla Siria con una valigia carica di sofferenza e di paura

#Bari2020. Mons. Battah: dalla Siria con una valigia carica di sofferenza e di paura

“Ho portato con me dalla Siria una valigia pesante, carica di sofferenza e paura”. Esordisce così Mons. Youhanna Jihad Battah, arcivescovo di Damas dei Siri. “La crisi in Siria – prosegue – è quasi finita come bombardamenti sui civili, ma ne è iniziata una economica. Mancano soprattutto le medicine e tanta gente non mangia se non l’aiutiamo ogni mese. La situazione per il popolo siriano è terribile”.

“Io chiedo all’Occidente – è l’appello di Battah – che si aprano i canali diplomatici. Secondo me l’Europa è stata debole e assente in questa crisi e invece ci vuole forza. La cultura del Mediterraneo è una sola: noi siamo la sponda orientale di questo mare ed è importante che l’Europa faccia meglio di quanto ha fatto fino ad ora”. L’arcivescovo di Damas dei Siri conclude con un aneddoto: “Due giorni fa –racconta – un ragazzo molto ricco mi ha offerto una grossa somma di denaro. Io gli ho chiesto se me la offrisse per costruire una casa e lui mi ha risposto di no e che erano per i poveri, perché l’uomo è più importante”.