#Bari2020. Mons. Desfarges, non c’è futuro nella chiusura e nei ripiegamenti nazionalistici

#Bari2020. Mons. Desfarges, non c’è futuro nella chiusura e nei ripiegamenti nazionalistici

Il ringraziamento di mons. Paul Desfarges, arcivescovo di Algeri e presidente della Conferenza Episcopale Regionale del Nord dell’Africa. 

 

Santo Padre,
i miei confratelli Vescovi mi danno la grande gioia di ringraziarla a loro nome.
Grazie d’essere venuto a condividere con noi questo ultimo giorno del nostro incontro, così
ben preparato dai nostri confratelli della Conferenza Episcopale Italiana.

Attorno al Mar Mediterraneo, le nostre Chiese e i nostri popoli si trovano di fronte a sfide
molto grandi, che sono poi quelle del nostro mondo di oggi: la sfida dell’accoglienza dei migranti, la
sfida del dialogo interreligioso, la sfida dell’ecologia.
Il Mediterraneo, che lungo tutta la sua storia è stato un luogo di scambio tra culture e civiltà
o conserverà la sua vocazione di essere un mare di pace o sarà il cimitero dei nostri rifiuti e delle
nostre chiusure.

Santo Padre, le sue parole e i suoi gesti, così spesso profetici, concernenti queste tre sfide,
scuotono le nostre Chiese e le spingono a essere sempre più al servizio della fraternità tra tutti, con
un’attenzione particolare ai più vulnerabili e ai più deboli. Non c’è futuro nella chiusura su di sé e nei
ripiegamenti nazionalistici.
Queste giornate sono per le nostre Chiese un aiuto a vivere tra loro e al loro interno l’apertura
e l’accoglienza, per essere testimoni della gioia delle beatitudini.
Santo Padre, con i miei fratelli vescovi sono profondamente riconoscente per il suo ministero
di Pastore universale.

In tutto il mondo, anche nel Maghreb da dove vengo, a maggioranza musulmana, i suoi gesti
e le sue parole sono ascoltati. La gente ci dice: questo Papa ci vuole bene.
Sì, Santo Padre, la sua parola passa perché è piena di umanità. Lei ci aiuta a essere, come lei,
non solo servitori delle nostre comunità, ma servitori di tutti gli abitanti del nostro Mediterraneo,
cristiani, musulmani, ebrei, cercatori di senso, uomini e donne di buona volontà.

Se i suoi gesti e le sue parole suscitano qualche volta delle resistenze, molto più spesso
infondono una grande speranza. Grazie di avere fiducia nelle nostre Chiese. Lo abbiamo visto nel suo
messaggio in occasione della Beatificazione dei Martiri d’Algeria e nella sua visita in Marocco.
Ancora grazie, Santo Padre: che il Signore La conservi nella fedeltà al servizio dell’unità e
della pace. Noi preghiamo per Lei, perché possa ancora per molto tempo condurre la Chiesa sul
cammino della testimonianza della gioia del Vangelo.