Foto Gennari/Siciliani

Al Consiglio permanente si è parlato di Bari: “Proposte concrete e fattive”

Nel corso dei lavori del Consiglio Permanente, che si è riunito dal 20 al 22 gennaio, sono stati approfonditi contenuti e organizzazione dell’Incontro di riflessione e spiritualità “Mediterraneo, frontiera di pace” in programma a Bari dal 19 al 23 febbraio.

Nel corso dei lavori del Consiglio Permanente, che si è riunito dal 20 al 22 gennaio, sono stati approfonditi contenuti e organizzazione dell’Incontro di riflessione e spiritualità “Mediterraneo, frontiera di pace” in programma a Bari dal 19 al 23 febbraio. “L’evento – dal carattere fortemente simbolico – riunisce 60 rappresentanti delle Chiese di 20 Paesi che si affacciano sul Mare Nostrum; la presenza del Santo Padre, domenica 23 febbraio, rafforzerà la fraternità tra i Vescovi, nella condivisione di gioie e fatiche che vivono i popoli del ‘grande lago di Tiberiade’, secondo la definizione di Giorgio La Pira”, sottolinea il comunicato finale evidenziando che “nel dibattito che ne ha arricchito la presentazione, è stata condivisa l’opportunità di questa iniziativa che, secondo le parole del Cardinale Presidente nell’Introduzione, ‘cade in un momento di crisi’”. L’incontro, si legge ancora nel documento, “impegna a recuperare le radici culturali che hanno innervato la storia del Mediterraneo e dell’Europa”. “Ne nasce – rileva – la responsabilità di uno sguardo profetico, che aiuti a leggere questa opportunità di confronto e condivisione come ‘un piccolo segno dei tempi’, per osare la pace e fondarla sul diritto, la giustizia sociale, la riconciliazione, la salvaguardia del creato”.
Le giornate di Bari – che vedono coinvolta la Diocesi nel cammino di preparazione e organizzazione – saranno impostate “su un approfondito e fraterno scambio su due grandi tematiche specifiche, per verificare fino a che punto ci sono visioni e valutazioni condivise per un necessario discernimento evangelico, per creare maggiori legami tra le Chiese, dando impulso all’evangelizzazione e contribuendo alla pace e alla giustizia nei diversi Paesi”, spiega il comunicato finale. L’intento infatti è arrivare a “mettere a fuoco proposte concrete e fattive”.
In vista di questo appuntamento, ricorda il documento del Consiglio Permanente, “è stato chiesto alle Madri Superiore dei Monasteri d’Italia e alle loro Comunità di accompagnare spiritualmente la preparazione e la realizzazione dell’incontro. Medesimo coinvolgimento è affidato alle parrocchie, a tutte le comunità di vita consacrata, alle associazioni e ai movimenti”.