“Come cattolici vorremmo farci promotori di aperture, di spazi, in modo che entità che oggi non comunicano tra di loro possano venire, sedersi, parlare, riconciliarsi e trovare mediazioni per una maggiore giustizia che è la base per la fraternità e l’amicizia”. Lo ha affermato mons. Antonino Raspanti, vescovo di Acireale, facendo riferimento al “desiderio di pace, di riconciliazione e di perdono”. I vescovi cattolici, riuniti a Bari per l’incontro di riflessione e spiritualità, vogliono “ascoltare insieme il Vangelo e capire quello che Gesù chiede a noi oggi qui”. Secondo mons. Raspanti, la gente auspica che i “pastori siano davvero fedeli e docili alla parola di Gesù e indichino a loro, come anche ai governanti e a chi guida le sorti di questo Mediterraneo, la parola di Cristo che è parola di pace, di fraternità e di giustizia”.
Per costruire la pace, ha spiegato, “dobbiamo cominciare da noi stessi”: piano piano “dobbiamo cercare di rafforzare i legami tra noi Vescovi cattolici per raggiungere insieme una visione comune delle problematiche e approfondire sia quelle che riguardano la trasmissione della fede sia quelle che riguardano la politica, la società, la vita economica e civile”.