Fare memoria del passato per affrontare le sfide odierne e costruire un futuro di pace. È questo il senso di “Mediterraneo, frontiera di pace”, l’evento di riflessione e spiritualità che si terrà a Bari dal 19 al 23 febbraio e sarà concluso da Papa Francesco. “Questo incontro nasce da un progetto di Giorgio La Pira che negli anni 60 disse che il Mediterraneo deve essere oggi quello che fu nel passato”, spiega il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei. Il Mediterraneo, continua, “è sempre stato il mare in mezzo alle terre e ai continenti: comprende infatti l’Europa, l’Africa, l’Asia. Attorno ad esso si sono sviluppate nel passato circa 20 civiltà che sono tra le più importanti del mondo”. Non solo, osserva il card. Bassetti, “è la patria di Abramo e delle tre religioni monoteistiche; è il mare di Gesù, che è della Galilea, degli apostoli ed è anche il luogo dove è nata la prima evangelizzazione”.
Ecco allora che, sottolinea il presidente della Cei, “se il Mediterraneo ha la vocazione di essere quello che fu, come disse La Pira, è chiaro che di fronte ai problemi della pace, delle migrazioni, delle differenze sociali e della povertà, noi dobbiamo confrontarci concretamente partendo da quello che ci hanno ispirato i nostri Padri”.