Malta è erede di “un’esperienza di accoglienza millenaria”. Lo ha ricordato mons. Charles Jude Scicluna, arcivescovo di Malta e presidente della Conferenza Episcopale maltese. “Gli Atti degli Apostoli – ha spiegato – parlano dell’accoglienza che i maltesi riservarono a Paolo, Luca e a 274 persone naufragate sull’isola”. Ma, ha aggiunto mons. Scicluna, “Malta porta anche una sete di solidarietà: è un popolo di periferia, di frontiera, e con tutti questi flussi migratori ha bisogno della solidarietà degli altri”.
Secondo l’arcivescovo di Malta, tra i primi ad arrivare a Bari per l’incontro dei vescovi del Mediterraneo, “le Chiese devono aiutare le comunità a diventare oasi di accoglienza, oltre che portare il grido degli innocenti che nel mare trovano un cimitero blu”.