Le riflessioni che propongo nascono dal confronto maturato all’interno del Comitato che ha organizzato questo incontro e soprattutto dall’ascolto delle voci dei vescovi, raccolte nella fase preparatoria, e dalla lettura dei contributi dei monasteri femminili di Paesi affacciati sul Mare Nostrum che hanno accompagnato con la loro preghiera il cammino che ci ha portati qui. Un materiale ricchissimo che attesta quanto la grazia di Dio operi nelle nostre Chiese suscitando esperienze, intuizioni, aperture del cuore che, pur nelle innegabili difficoltà, disegnano già percorsi di pace nel nome del Signore Gesù e quanto il Mediterraneo abbia da dire e da offrire in ordine a un rinnovato annuncio del Vangelo.
Ci interroghiamo allora, prima di tutto, su come consegnare la fede nel Signore Gesù alle giovani generazioni, su come la traditio fidei può continuare ad essere un fiume vivo e vivificante in questo mare di mezzo e nelle terre che su di esso si affacciano. Lo faremo partendo dal contesto, dalla considerazione della situazione religiosa rilevabile nei Paesi del Mediterraneo, per poi confrontarci sulle vie e sui luoghi privilegiati per la traditio fidei. E man mano che la nostra riflessione si andrà costruendo, scopriremo nella mediterraneità che ci unisce un patrimonio di esperienza e una modalità di pensiero capaci di ridare freschezza e incisività alla testimonianza della fede.