Il testo del saluto rivolto a Papa Francesco dal card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e Presidente della Cei, nella Basilica di San Nicola.
Beatissimo Padre,
con profonda riconoscenza Le porgo il saluto cordiale di tutte le Chiese Cattoliche che si
affacciano sulle sponde del Mediterraneo e dei popoli che rappresentano.
La Sua presenza corona di grazia queste giornate di incontro e riflessione, di fraternità e
condivisione. L’iniziativa attinge a radici antiche e profonde: incarna, infatti, la visione
profetica di Giorgio La Pira, che sin dalla fine degli anni Cinquanta aveva ispirato i “dialoghi
mediterranei” e aveva anticipato lo spirito ecumenico che avrebbe soffiato, poi, con grande
forza, nel Concilio. Secondo La Pira, i popoli dei Paesi rivieraschi, con l’appartenenza alla
comune radice di Abramo, condividono una visione della vita e dell’uomo che, nonostante le
profonde differenze, è aperta ai valori della trascendenza. E da qui discende la visione comune
non solo della sacralità di ogni vita umana, ma anche della sua intangibilità.
Con questo Incontro abbiamo iniziato a mettere in pratica questa visione, mettendoci in
ascolto del Signore e cercando i segni dei tempi nelle parole e nella testimonianza offerta dalla
presenza e dalla storia di ciascuno. Ne sono parte le ricchezze delle molteplici tradizioni
liturgiche, spirituali, ecclesiologiche: ricchezze che, mentre ci distinguono, contribuiscono a
rendere viva e preziosa l’esperienza della comunione.
Il metodo sinodale, che ha caratterizzato i nostri lavori, segna l’avvio di un processo, che
richiede da parte di ciascuno una nuova disponibilità a coinvolgersi con un cuore grande. È
quanto, ora, intendiamo offrirLe, insieme alla sintesi di quanto emerso dalla nostra Assemblea,
perché con il Suo magistero ci illumini, ci provochi e ci accompagni.
Grazie ancora, Santità. Senta di poter contare sul nostro affetto e sul nostro impegno